La rivoluzione si fa attendere: uno sguardo al presente e al futuro delle due ruote

A EICMA 2019 è mancato il tanto annunciato “Moto Rivoluzionario”. I tempi non sono ancora maturi per le moto ibride o full electric, o forse c’è solo bisogno di dare una bella accelerata.

“L’elettrico pensavo fosse il territorio di quelli che vogliono sperimentare in attesa della levitazione magnetica o dell’antigravità, ma, devo dire, ho visto poco; perché le novità vere e proprie si assomigliano tutte. A voler essere un po’ drastici, si vedono tante biciclette motorizzate che stanno portando molte persone a pedalare, più che a evolvere il mondo delle "due ruote".
Belle ma non proprio rivoluzionarie.”

Il futuro delle moto è ancora lontano. O forse è già iniziato, ma non è quello che ci aspettavamo.

Il direttore creativo di Kube Libre Luciano Nardi, infatti, ha visitato EICMA 2019 con le aspettative generate dal visual futuristico e dall’altisonante “Moto Rivoluzionario” utilizzato per comunicare la fiera. Ma la promessa di EICMA è stata mantenuta solo in parte.

E se nel mondo delle quattro ruote siamo in piena corsa verso l’elettrico, in quello delle due ruote siamo ancora ai box di partenza.

Moto elettriche? Al momento solo scooter elettrici.

“Dei motori termici e dei risultati meravigliosi come Streetfighter V4 e Aprilia, solo per citare i più evidenti, è stato detto tutto, ma mi aspettavo, sempre alla ricerca dello sviluppo ‘rivoluzionario’ di cui sopra, che ci fossero maggiori soluzioni ibride o full electric, un po’ come nel mondo delle ‘quattro ruote’. Qui invece sembra che l’elettrico sia solo appannaggio del mondo degli scooter.”

Ci sarebbe quindi da accelerare in questo ambito, con le icone rivisitate in chiave elettrica.

“Non soltanto una Vespa elettrica, ma un mondo Piaggio elettrico, magari facendo rientrare il tanto amato Ciao. E allora si potrebbe anche immaginare un mondo di linee retrò, dove anche Lambretta con il suo Lui, ma elettrico, potrebbe avere un’evoluzione moderna e non solo nostalgica. Quindi nessuna ‘rivoluzione’, ma un’evoluzione veloce ci starebbe.”

Il futuro delle moto passa attraverso i dati.

“Rivoluzionario è invece il modo di usare i dati dell’elettrico, e qui ho scoperto allo stand Niu come questa nuova impresa, a capitale cinese, oltre ad un prodotto disegnato bene per la città, lavori in modo esperienziale attraverso una app e una piattaforma che raccoglie e analizza tutti i dati di guida dei veicoli in giro per il mondo, trasformandoli in una miniera di informazioni incredibili sullo stile di guida e sui percorsi, anticipando così i bisogni dei singoli utenti.”

La vera novità arriva quindi dalla raccolta e dall’elaborazione dei dati; e anche se non porta una rivoluzione in termini di motorizzazione, la porta nell’esperienza di guida offrendo nuove possibilità dal punto di vista dell’accesso alle informazioni. Ed è comunque un buon inizio.

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