Insurance Communication Grand Prix

Luciano Nardi firma l'identità visiva dell'iniziativa

Il contesto

Insurance Communication Grand Prix: nasce il Grand Prix della comunicazione del mondo assicurativo. Il riconoscimento promosso in partnership da Touchpoint e Insurzine, prima testata giornalistica online in Italia dedicata al settore insurtech, premia i migliori progetti di comunicazione in ambito assicurativo. Il concorso è organizzato in collaborazione con IIA - Italian Insurtech Association, l’associazione italiana di riferimento per gli attori della filiera assicurativa che intendono innovare e sviluppare prodotti e offerte per affrontare le nuove sfide lanciate dal consumatore digitale.

Il progetto

Tutta l’identità visiva dell’Insurance Communication Grand Prix, dal logo al trofeo, porta la firma di Luciano Nardi, Founder e Direttore Creativo dell’agenzia Kube Libre. Questa è la sintesi dell’intervista rilasciata ad Andrea Crocioni Direttore della testata Touchpoint.

«Sono partito da un’analisi del settore assicurativo e dell’iconografia che caratterizza il comparto - spiega Nardi - in questa fase mi sono reso conto che sono presenti tantissimi simboli “protettivi”: dall’ombrello allo scudo, piuttosto che gusci, tetti, conchiglie e mani. Partendo da questa consapevolezza mi sono reso conto di quanto fosse importante andare a cercare un elemento visivo che fosse davvero alternativo a questo tipo di rappresentazione. Da sempre mi occupo anche di design e di architettura e casualmente in quel periodo mi ritrovavo a ristrutturare una casa antica: lì mi è scattato il click. Così ho pensato alla trave, un elemento che sostiene e protegge. Ci sono varie tipologie di putrelle, ma la forma più utilizzata è, se la guardiamo in sezione una “I” maiuscola nel font typewriter. Così ho immaginato il progetto grafico partendo da questo elemento architettonico e mi sono accorto che si rivelava come un simbolo efficace bello, pulito in grado di evocare solidità, robustezza, sicurezza. Valori propri del comparto assicurativo. Questo elemento essenziale della “I” è diventato il fulcro di un trofeo tridimensionale. A questo punto anche le altre lettere dovevano appartenere ad un mondo industriale e le ho immaginate come se fossero delle sezioni di profilati metallici che insieme andassero a comporre la sigla “ICGP”.
La visualizzazione si richiama un po’ all’Art Déco, a quelle scritte che comparivano sugli edifici monumentali degli Anni ’20 del secolo scorso. Questo riferimento al passato evoca realtà che per tradizione e missione sono radicate nella storia e devono durare nel tempo, come appunto le compagnie assicurative. Per rendere il risultato anche contemporaneo dal punto di vista estetico, ho aggiunto un elemento di colore ai tre profili delle lettere che si aggiungono alla I con i colori primari - ciano, magenta e giallo. L’aspetto tridimensionale del logo si è poi concretizzato nella realizzazione del trofeo per il Grand Prix che diventerà l’elemento tangibile di questo percorso grafico e creativo.