Fiat FCA

Doblò Jamaica. La pubblicità reggae di Fiat.

La creatività non ha confini geografici e quando è originale funziona in tutti i mercati. Fiat ha rappresentato nel periodo in qui ho diretto il reparto creativo di Bgs/D’Arcy (diventata poi Leo Burnett) dal 2000 al 2006 una opportunità unica per sviluppare una comunicazione in grado di competere con le migliori agenzie di pubblicità europee e a volte mondiali per sviluppare piattaforme creative di lancio dei modelli della casa automobilistica torinese.

La campagna di lancio di Fiat Doblo’ , per esempio, fu la dimostrazione di un cambio di passo nel tono di voce di Fiat che dopo molti anni di “product campaign“ razionali e legate alla vecchia logica dell’USP virò decisamente nella direzione di una comunicazione più empatica con l’obiettivo di rendere il brand più simpatico e familiare. Partendo dalla semplice osservazione che con un veicolo derivato da un modello pensato per il lavoro si possono svolgere infinite attività decidemmo di posizionare Doblò come l’auto che permette a chiunque di fare le cose più impensabili. Andammo quindi alla ricerca di storie di vere di “missioni impossibili” realmente avvenute e ci venne in mente che i Giamaicani avevano una nazionale di bob che si allenava per partecipare alle olimpiadi. Niente di più strano per un paese caraibico circondato da palme e mari tropicali.

Dal concept “if you can think it, you can make it” nacque così lo story telling per rappresentare Doblo’ come il compagno ideale per allenarsi a fare cose fantastiche. Grazie ad un tono di voce scanzonato ed a una musica trascinante fu un grande successo sia in termini di vendite che di gradimento del pubblico al punto di vedersi assegnare i più importanti premi di comunicazione compreso il Gran Prix di Pubblicità Italia come miglior spot dell’anno.

Direzione Creativa: L. Nardi Copywriter: M. Grasso Regia: D.Kellog Casa di produzione: Akademy London

A questo primo esempio di comunicazione di “brand sympaty” seguirono una serie altre campagne per Fiat Panda 4x4, Fiat Punto, Multipla e perfino con un ironico Michael Shumaker a bordo di una Stilo Abarth.