Fiat Doblò Giamaica

La pubblicità reggae di Fiat

Direzione Creativa:
L. Nardi

Copywriter:
M. Grasso

Regia:
D.Kellog

Casa di produzione:
Akademy London

Lo scenario:

L’inizio del Nuovo Millennio sancisce un passaggio epocale dove tutta l’energia del decennio precedente si manifesta inaugurando la moneta unica in Europa e la fine delle barriere nazionali. I grandi brand automobilistici sono alle prese con un cambiamento che ridisegnerà nel giro di due o tre anni le alleanze tra i grandi gruppi internazionali. Solo per fare un esempio, Fiat passerà dalla rottura dell’accordo con General Motors alla fusione con Chrisler voluta dall’allora amministratore delegato Sergio Marchionne.

La campagna:

In questo contesto dove l’idea stessa di auto sta cambiando spinta anche da grandi intuizioni di nuovi prodotti ad opera dei brand transalpini come Renault Espace viene presentato Fiat Doblò. Sulla stessa piattaforma è predisposto un veicolo ad uso commerciale (van) e uno per il trasporto persone. Qualcosa di simile al già famoso e consolidato modello di Renault Kangoo con il quale deve competere sia in Italia che all’estero. Normalmente in comunicazione ci sono poche chances per i followers di avere successo seguendo la stessa strategia del leader; per il lancio di Doblò decidemmo una strategia creativa preferendo un approccio emozionale per un veicolo che apparentemente aveva nella motivazione d’acquisto soltanto l’aspetto razionale. Così invece di presentare il veicolo attraverso le sue caratteristiche tecniche e cercare il confronto side by side con i prodotti della concorrenza, decidemmo di puntare a coinvolgere quel target che per attitudine è nomade, che usa l’auto per fare molte cose, dal lavoro allo sport e che per definizione è anche “open minded” e quindi disposto a considerare anche brand diversi da quelli abitualmente amati. La forza dell’idea creativa sta tutta nel messaggio di immaginare di poter fare qualsiasi cosa con Doblò. Anche le cose più impensabili, apparentemente impossibili come per la nazionale giamaicana di bob di partecipare alle olimpiadi invernali. Grazie al posizionamento ed al claim: If you can think it, you can make it (in italiano: se puoi pensarlo, puoi farlo) e all’esecuzione magistrale del regista americano David Kellogs, la campagna di lancio raggiunse i risultati di vendita previsti dopo solo una settimana di programmazione e nello stesso tempo divenne lo spot televisivo più amato di tutto il 2000 vincendo il premio con televoto Mezzo Minuto d’Oro e il Grand Prix di Pubblicità Italia.